Il rapporto Caritas 2022 svela una realtà preoccupante per la povertà in Italia, milioni in condizioni di estrema indigenza.
Secondo l’ultimo rapporto della Caritas, l’Italia sta affrontando una grave crisi sociale, dal 2022, ben sei milioni di italiani vivono in condizioni di povertà assoluta, un dato che rispecchia una dura realtà: il 9,7% della popolazione non può condurre una vita dignitosa. La povertà, diventata una condizione “strutturale”, non solo tocca gli strati più vulnerabili della società, inclusi i minori, ma colpisce anche coloro che sono occupati.
Minori e lavoratori: le facciate della povertà
Il rapporto Caritas evidenzia in modo particolare la condizione dei minori e dei lavoratori poveri, due gruppi particolarmente colpiti da questa crisi. I minori rappresentano un segmento vulnerabile, con oltre 1,2 milioni di bambini che vivono in condizioni di indigenza. Questa situazione limita significativamente le loro opportunità future, perpetuando un ciclo di povertà che si tramanda di generazione in generazione.
I lavoratori poveri: una realtà sconvolgente
Tra le rivelazioni più sconcertanti del rapporto c’è la condizione dei “working poor”, i lavoratori poveri. Questi individui, che rappresentano circa il 23% degli utenti Caritas, lavorano spesso in condizioni precarie – impieghi in nero, part time forzati o con salari inadeguati – e lottano quotidianamente per la sopravvivenza. Circa 2,7 milioni di persone rientrano in questa categoria, segnalando una profonda crisi del mercato del lavoro e delle politiche sociali.
Un aspetto critico evidenziato dal rapporto è il legame tra “eventi svolta” della vita e il rischio di scivolare in povertà. Eventi come la nascita di un figlio possono drasticamente modificare la situazione economica di una famiglia, portandola verso la povertà. Questa realtà riflette una vulnerabilità sociale che può colpire chiunque, indipendentemente dallo status lavorativo.
La Caritas, di fronte a questi dati allarmanti, lancia un appello alla società. È fondamentale riconoscere e affrontare questa crisi di povertà, non solo per aiutare chi ne è direttamente colpito, ma anche per costruire un futuro migliore per tutti. La lotta contro la povertà non è solo un imperativo morale, ma una necessità per garantire l’equità e la coesione sociale.